Dopo qualche settimana di ritardo torna la nostra posta! Per scriverci: bordernights@webradionetwork.eu
OLTRE I LIMITI
Ciao Fabio e Paolo, riguardo Roberto dal Bosco che avete ospitato nella puntata 125, secondo me quello che ha detto ha oltrepassato i limiti 1) al min 165 dice: se prendessero il potere ci sarebbe da reagire in modo fisico contro i grillini ( no comment) intervista dimostra la demenza di BG e dei poveri idioti grillini (per un intervista o mancato commento dare un giudizio a zero in questo modo mi sembra infantile nel migliore dei casi) inoltre ecco il libro che ha scritto questo signore
http://costanzamiriano.com/2012/05/28/contro-il-buddismo/
e un intervista
http://www.genitoricattolici.org/Intervista%20a%20Dal%20Bosco.pdf
poi se volete andare a cercare sul web troverete molte atre interessanti affermazioni di Roberto Sono cosciente che bisogna essere tolleranti anche con gli intolleranti e che poi un intollerante si da la zappa sui piedi da solo, allo stesso tempo molti ascoltatori potrebbero ricevere il messaggio sbagliato se voi non menzionate almeno che un certo tipo di approccio violento, becero e intollerante è SEMPRE inaccettabile il vostro (nostro) messaggio ‘ prima di tutto di pace, non violenza e di amare i nostri nemici non mi sto a dilungare con i complimenti ma la trasmissione è veramente grande, unico possibile appunto è che alle volte (raramente) diventate un po verbosi, come se vi ascoltaste, comunque questo è veramente cercare un pelo nell’uovo….. grazie mile ancora per il vs lavoro, (fortunatamente io sto ancora sentendo la trasmissione no 90 e non ho ancora una decina da ascoltare, quindi continuerò ad ascoltarvi anche quest’estate Vittorio
ORGONITE
Estremamente interessante l’intervento di Salvatore Picciotto sull’orgonite, se non fosse che non ha avuto modo di spiegare (come promesso) COME fabbricarsi orgonite in casa. Ci manca questa informazione essenziale, e visto che ha dichiarato che la cosa è sempicissima, saremmo molto curiosi, considerato anche che in rete ci sono delle cose talmente astruse che passa la voglia anche solo di provarci. E’ contattabile in rete in qualche modo? Luca e Gemma Brescia IPOTESI Vorrei consigliare a Salvatore il libro di agopuntura di niccolò visalli manuale di agopuntura. Spero che gli piaccia. Una riflessione : e se per caso i nuraghi e il tempio di ankor wat fossero dei canalizzatori di orgoni ?
CI RIPROVO
Ciao Fabio e tanti saluti anche a Paolo. Mi spiace che sia arrivato il momento di salutarci per la pausa estiva, sarà dura senza la vostra settimanale compagnia, già sento la mancanza. Vabbè, almeno vedrò il buon Paolo insieme a Carpeoro e molti altri in Agosto a Subiaco. Se possibile, vorrei solo fare ancora una volta una richiesta per una canzone. Chissà, magari al terzo tentativo, proprio nell’ultima puntata, riesco ad avere un po’ di fortuna. Secondo me, è molto bella e tocca nel profondo dell’animo. Comunque vedi un po’ tu, Fabio, se ti và e hai tempo di passarla. Grazie comunque, e arrivederci a presto. Buonanotte, Piergiorgio In The Arms Of The Angel di Sarah McLachlan
https://www.youtube.com/watch?v=1SiylvmFI_8
Traduzione: Passi tutto il tempo aspettando Quella seconda occasione Una tregua che aggiusti tutto C’è sempre qualche motivo Per non sentirsi all’altezza Ed è dura alla fine del giorno Mi serve qualche distrazione Oh, splendida liberazione I ricordi mi gocciolano dalle vene E se solo potessi essere vuota Oh, così leggera Allora forse troverei un po’ di pace stanotte Tra le braccia di un angelo Lontano da qui Da questa fredda camera d’albergo E dal senso di eternità che ti fa paura Vieni spinta via dalle macerie Delle tue fantasie silenziose Sei tra le braccia di un angelo Potresti trovarci Un po’ di conforto Così stanca della vità di tutti i giorni E ovunque guardi Ci sono avvoltoi e ladri che ti prendono alle spalle E la tempesta continua a soffiare Continui a costruire bugie Che metti insieme su tutto quello che ti manca Non fa alcuna differenza Sfuggi loro un’ultima volta E’ più facile credere In questa dolce pazzia Oh, questa gloriosa tristezza Che mi mette in ginocchio Tra le braccia di un angelo Lontano da qui Da questa fredda camera d’albergo E dal senso di eternità che ti fa paura Vieni spinto via dalle macerie Delle tue fantasie silenziose Sei tra le braccia di un angelo Potresti trovarci Un po’ di conforto Sei tra le braccia di un angelo Potresti trovarci Un po’ di conforto
PAOLO…PAOLO…PAOLO…
Ciao Fabio e Paolo, vi seguo ormai da due stagioni però quasi sempre in registrazione, e la settimana scorsa, quando mi sono resa conto che mancavano due puntate, mi sono venute in mente tutte le domande che avrei voluto fare ai vostri ospiti in due anni. Ovviamente sono troppe e troppo articolate, quindi le farò direttamente a loro (i vostri ospiti) ma vorrei rivolgerne solo una a voi: dopo quanto visto, sentito e raccontato in questi anni, secondo voi Fabio e Paolo, che cos’ è l’anima? e da dove viene? so che a riguardo non si può avere che opinioni e vorrei tanto sapere la vostra. Poi vi mando questa canzone di Daniele Silvestri che non ha assolutamente niente di massonico o rosacrociano, ma ogni volta che la sento, penso a voi e mi ammazzo dal ridere. Con tanto affetto, Valentina
http://www.youtube.com/watch?v=4-Nl3tEl9Ng
IL GIOCO DELL’ELITE
Ciao Fabio, prima che la trasmissione vada in ferie vorrei esternare un dubbio che ho già da un po’ di tempo e sapere voi come la pensate. Come da oggetto, il mio dubbio è questo: la cosiddetta controinformazione fa (involontariamente) il gioco delle élite al potere? Il punto è questo. Molta della controinformazione è piuttosto allarmistica: ci sono cibi cancerogeni, le scie chimiche fanno venire le peggio malattie, l’elettromagnetismo pure, stanno progettando di ridurre di 2/3 la popolazione mondiale, i vaccini fanno venire l’autismo e così via. Ora, di fronte a queste informazioni una persona reagisce con rabbia e paura e si convincerà di essere circondata da pericoli di ogni tipo. Per cui inizierà a evitare certi cibi, inizierà a prendere prodotti per chelare i metalli pesanti, guarderà con terrore tutti i ripetitori e, appunto, vivrà nella paura. Ovviamente i “controinformatori” dicono, nei loro libri e conferenze, di non spaventarsi e non arrabbiarsi, ma ti pare facile? E tutta questa rabbia e paura che fine fanno? Si trasformano in egregore e se le ciucciano le élite al potere, che quindi diventano sempre più forti. Il punto però è un altro. Negli ultimi tempi ho iniziato a studiare la Nuova medicina germanica, la quale dice delle cose straordinarie. Dice, ad esempio, che non esistono cibi che fanno male o bene
http://5lb.maurosartorio.com/2013/11/biologico-terrorismo-medici-dottori-alleati-5027.html
che l’elettromagnetismo non fa niente
http://5lb.maurosartorio.com/2013/10/fannomale-cellulari-e-cancro.html
che non è il vaccino in sé a provocare l’autismo http://5lb.maurosartorio.com/2014/03/vaccino-autismo-epilessia-causa-hamer-5072.html
che virus e batteri non fanno niente… In pratica dice che lì fuori c’è davvero poco di cui aver paura, perché il nostro corpo è una macchina progettata per sopravvivere, e non per ammalarsi perché ho respirato un po’ di bario o ho mangiato due mozzarelle. Inoltre, da un certo punto di vista, anche tutte le varie cure e terapie in campo medico fanno un po’ il gioco delle élite. Ad esempio, le varie cure alternative sul cancro ti dicono che sì, è possibile guarire (e infatti la gente guarisce), però ti dicono anche che si tratta comunque di una malattia potenzialmente mortale (e infatti, se non mi sbaglio, se si interrompe la Di Bella il paziente può morire). Per cui queste terapie non tolgono la paura. Per di più, non spiegano nemmeno il motivo per il quale ti sei ammalato, e se tu non conosci il motivo, puoi riammalarti di nuovo. Hamer invece prima di tutto ti toglie la paura, perché ti spiega che non hai nessuna malattia mortale e che il tuo corpo non sta facendo nulla di insensato. Poi ti spiega perché ti sei ammalato, così in futuro potrai scegliere di non ripetere quei comportamenti. Ora proviamo a immaginare come sarebbe la nostra vita se fin da piccoli ci insegnassero che lì fuori c’è ben poco che possa mettere a rischio la nostra vita, e che le cosiddette malattie sono solo dei programmi speciali attivati dal nostro corpo e dipendenti esclusivamente da come interpretiamo la realtà. Non ci sentiremmo quasi invincibili? Quasi immortali? E di fronte alle scie chimiche, a quelli che fanno terrorismo alimentare o che dicono che qualcuno vuole ridurre la popolazione mondiale ci faremmo una bella risata e li manderemmo a quel paese. E così le élite, private della nostra paura e della nostra rabbia, sparirebbero in un batter d’occhio. Ecco perché, secondo me, le suddette élite permettono a certa controinformazione “allarmistica” di essere divulgata, anche quando va contro le élite stesse. Ovviamente mi rendo conto che non è facile da accettare, e secondo me il motivo è principalmente uno. Finché uno pensa che le insidie siano fuori di noi, le può in qualche modo gestire (ad esempio evitando certi alimenti, o assumendo prodotti per chelare i metalli pesanti spruzzati dalle scie chimiche). Se però ci vengono a dire che le insidie dipendono da noi e come noi interpretiamo la realtà diventa tutto più difficile da gestire, perché significa mettere in discussione tutto me stesso. Per cui, se ci ammaliamo è più semplice dare la colpa all’esterno, e se guariamo è ugualmente merito di un intervento esterno. Come dire, io non c’ero, e se c’ero dormivo. 😉 Buona trasmissione a tutti Emanuela
ELEZIONI EUROPEE
Carissimo fabio,per non rubare spazio e tempo all’interno della tua trasmissione ti invio il mio punto di vista completo sulle ultime europee. Grazie della disponibilita’,vi ascolto sempre Saluti e salute a te ,paolo e gianfranco “pozzo di sapienza” carpeoro. Spartaco. Riguardo alle ultime elezioni penso che sia ancora l’italia del 48,con un democristiano alla guida che paventa l’arrivo dei cosacchi in piazza s.pietro e del “ meglio un uovo oggi che una gallina domani “ .Alla guida dell’opposizione invece un leader incapace di guardare oltre il suo naso, la storia dei pensionati che votano contro di lui e’ come quella dei preti e delle monache che con i loro voti facevano vincere la d.c.una balla colossale! Se ne convincano i novelli salvatori della patria,questo e’ un paese dove una larga fetta della popolazione,dal piu’ povero al piu’ ricco e’ disposta a tutto pur di mantenere quello che ha,anche a costo di votare qualsiasi cosa ed a tollerare perfino che i golpisti facciano i loro sporchi comodi e poi ci tocca sentire dei comunicati stampa sempre da questi novelli salvatori della patria in cui c’e’ scritto che le elezioni le hanno perse perche’ gli italiani prediligono leader sulla falsariga di mussolini e berlusconi ! Sono basito,questo sarebbe il nuovo? Cosa vogliono fare? Sostituire grillo con qualche esponente dei forconi? Non so se giudicarli in malafede o coglioni. Chi ha avuto gli attributi per contestare questa unione europea l’ha fatto, si puo’ essere piu’ o meno d’accordo ma l’ha fatto ,fregandosene degli “aiuti” di bruxelles perche’non e’ gente che campa di elemosine,qui invece sono molti che lo fanno,una volta con i pacchi di pasta, oggi con gli 80 euro che non andranno ai piu’ poveri perche’sprovvisti di qualsiasi retribuzione e per favore le solite “anime belle” ci risparmino le storie trite e ritrite di questo popolo inconsapevole,di elettori raggirati,di gente narcotizzata a sua insaputa,ormai e’ diventata una scusa piu’ per chi lo dice che per gli altri,invece comincino a guardarsi intorno,forse quelli che dicono di votare un partito e poi ne votano un altro sono piu’ vicini di quanto credano,personalmente ne ho conosciuti tanti con la tessera del pci in tasca che alla bisogna votavano scudo crociato a dimostrazione che il buonismo e la difesa ad oltranza di certi ceti popolari sono fuori dal tempo e dalla storia.
PAOLO E L’ESPRESSO
ciao, stavo cercando informazioni sulla conferenza del 29 Maggio in Senato sui poteri occulti ed ho incrociato questo articolo su espresso.repubblica.it/ di Cristina Cucciniello del 24 Aprile mi è sembrato oltre che vuoto e fatto male anche da persona ignorante, potrebbe essere solo perchè non ci arriva? oppure vuole screditare Paolo e gli altri difendendo come al solito il Sistema? complimenti a voi vi seguo sempre etc etc saluti Gian Luca. http://espresso.repubblica.it/palazzo/2014/04/24/news/e-ora-il-complottismo-a-senato-con-un-convegno-tutto-esaurito-1.162945
CURA DEI TUMORI
Cari Fabio e Paolo, mi chiamo Andrea, ho 32 anni e sono un affezionato ascoltatore di Border Nights nonchè assiduo lettore di Paolo fin dal 2008 e ho partecipato alla presentazione del suo libro a Torino quest’inverno. Per quanto riguarda il tema cura dei tumori vorrei segnalarvi il curiosissimo e singolarissimo caso di Arturo Villa, che io ho scoperto quasi per caso facendo ricerche sul web. Questo signore cura un sito molto dettagliato (http://www.carcinomaepatico.it/) nel quale spiega la vicenda relativa alla sua malattia: in poche parole tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013 gli hanno diagnosticato un carcinoma epatico molto aggressivo per il quale, caso più unico che raro, la medicina ufficiale non prescrive nemmeno radio o chemioterapia convenzionale in quanto è una diagnosi quasi senza speranza. L’unico farmaco consigliato per tale patologia è il famigerato “Sorafenib”, un simil-chemioterapico che a fronte di un allungamento medio di vita di qualche mese comporta però degli effetti collaterali terribili fin dall’inizio dell’assunzione. Per farla breve (ma nel sito è tutto spiegato con dovizia di particolari, ci vuole almeno mezza giornata per leggere tutte le sezioni) dopo alcuni giorni di sconforto Arturo decide che non è pronto a morire e comincia a informarsi notte e giorno sulla sua patologia, sull’origine dei tumori, sull’alimentazione vegetariana, sull’importanza della mente e della volontà eccetera e decide anche che non si curerà con le terapie convenzionali ma attuerà un suo protocollo che battezzerà “Sia fatta la tua volontà”. I risultati li mette nero su bianco (corredati da immagini di esami strumentali e referti medici) sul sito. Bisogna ricordare che attualmente, cioè Maggio 2014, Arturo appare in ottime condizioni generali, nonostante che, secondo la medicina ufficiale, stante la sua patologia, potrebbe-dovrebbe essere morto ormai gia’ da qualche mese. P.S. Nel sito troverete i link al suo canale Youtube e alla sua pagina Facebook, sarebbe molto bello farlo intervenire in diretta per una chiacchierata, da quello che scrive e dai suoi video si capisce che è una di quelle persone un po’ al di fuori dagli schemi classici e per ora questa sua discreta percentuale di “sana pazzia” è proprio quello che gli sta salvando la vita! Saluti e continuate così! Andrea
DI BELLA E LA CURA DELL’ANIMA
Caro Fabio, qualche settimana fa ti avevo inviato un’email con una sintesi della vita del Prof. Di Bella, tratta dal “Poeta della scienza”, biografia scritta dal figlio Adolfo. Nelle ultime settimane mi ha molto toccato la vicenda di Mariapaola, a seguito della quale Paolo Franceschetti ha aperto il blog “Non è questa la cura e tu lo sai”, espressione con cui Mariapaola si riferiva alla cura dell’anima. Per questo motivo mi piace riportarti, sperando di non annoiarti, pochi passi del “Poeta della scienza” che descrivono il modo con cui lo scienziato Luigi Di Bella curava gratuitamente, in uno straordinario connubio, sia il corpo che l’anima di quanti si rivolgevano a lui per ogni tipo di patologia: « Il meccanismo di passaparola porterà alla sua attenzione sette, otto, dieci casi al giorno, domeniche comprese. Fa accomodare l’interessato e i congiunti che eventualmente lo accompagnano nello studio, siede alla scrivania, chiede di cosa si tratti ed esamina la documentazione con grande attenzione….legge in silenzio e a lungo….passa a visionare con cura le lastre….Si avvicina al paziente ed inizia l’esame obiettivo. Come prima cosa misura la pressione con meticolosità, spesso ad entrambe le braccia, qualche volta anche alle gambe, inizia l’auscultazione attenta del cuore, che lo impegna per lunghi minuti, del respiro, la palpazione dell’addome, la percussione del fegato, fino ad accertare riflessi e reazioni nervose. Dedica sempre particolare cura alla percussione del fegato: appoggia due dita della sinistra sulla parte e vi batte sopra, con colpi brevi, staccati e secchi, con altre due dita della destra…. Nel silenzio si ode netto il rumore provocato dalla percussione, interrotto a volte quando fa seguire subito una crocetta tracciata con una penna a biro: alla fine il malato guarda un po’ sorpreso e un po’ desolato quel cerchio di segni che assomigliano ad una corona di filo spinato: è il debordo di un fegato compromesso da malattie, anomalie funzionali, o da errate abitudini alimentari. Un tracciato perfetto, fedele immagine dell’organo e sovrapponibile a quanto risulterebbe da un esame radiografico: con la differenza sostanziale che, così, non ha informazioni relative solo all’estensione dell’organo, ma anche alla sua consistenza. E’ un modo di evidenziare la situazione e renderne partecipe il paziente, che si sente rivolgere infinite domande: sulle patologie pregresse, quelle che hanno interessato la famiglia, le abitudini di vita, i costumi alimentari, la composizione del nucleo familiare, il tipo di lavoro svolto; e che, alla fine, sempre più sbalordito e incredulo, si sente descrivere dettagliatamente i propri sintomi. La prescrizione è preceduta da un intervallo anche lungo di silenzio, carico di tensione, nel corso del quale lo scienziato rimane immobile e col capo chino, e si passa a lungo la mano tra i capelli bianchissimi e setosi tenendo la penna sospesa sul foglio. Poi, di colpo, la stilografica inizia ad istoriare il ricettario con una grafia chiarissima, minuta regolare: nulla a che vedere con i geroglifici ingiustificatamente indecifrabili della tradizione medica. Una visita può durare anche due ore o più. Assente qualsiasi cenno di affettazione o posa, emerge una distanza astronomica dalle fulminee e distratte indagini alle quali il malato è stato abituato da parte del medico di famiglia o dei medici ospedalieri. Questa è la medicina con la emme maiuscola, che si avvale dei dati analitici o delle immagini, ma è ben consapevole che queste concorrono soltanto alla conferma o all’approfondimento della diagnosi, senza mai poter sostituire la mente del medico. Quando l’interlocutore gli parla di sé, dei propri problemi di vita, di lavoro, di famiglia, la semeiotica diventa anche semeiotica dell’anima, ed il camice si fa tonaca bianca di un sacerdote della medicina. Memorizza le vicende umane e familiari dei suoi pazienti, vi prende parte, le ricorda minutamente a distanza di tempo; se interpellato in proposito esterna la sua opinione, dà consigli, instaurando un legame fortissimo con loro, che solo l’umanità e l’amore hanno il potere di realizzare. Migliaia di lettere meriterebbero di essere divulgate e pubblicate, per l’esauriente e spesso commovente testimonianza che offrono della missione – termine una volta tanto non abusato – della quale Luigi si sente investito. Il compito del medico è fare del bene, aiutare il corpo e l’anima; è sentire, comunicare, trasmettere il bello che avvolge la natura umana. Sì: il medico deve essere un Poeta della Scienza. Nell’impossibilità di citare innumerevoli testimonianze, ne scegliamo due, per l’eloquente rappresentazione della magia del cuore che legava Luigi ai suoi pazienti. Una signora, che giunge in condizioni fisiche miserevoli ed un’afflizione infinita per vicende personali, dice: “…è come se mi avessero messo una telecamera dentro al cuore e all’anima. Mi ha letto cose che non sa e non capisce nessun altro, e addirittura mi ha spiegato cose di me stessa che non riuscivo a comprendere. Un’esperienza sconvolgente che non dimenticherò finché avrò vita”. Un’altra signora arriva in uno stato di sconforto totale, dato che non le è stata data la minima speranza. Luigi non le nasconde lo stato avanzato della malattia, e si limita a dire: “comunque adesso pensi a curarsi, e poi vediamo di volta in volta come andrà”. La signora, che aveva attirato lo sguardo di solidarietà di altri pazienti seduti nella saletta d’attesa, tanto evidente era la sua desolazione, esce dallo studio accompagnata da Luigi, gli occhi rossi, un sorriso e, ancor più, un’impressione distesa e pacificata. Sembra un’altra persona. Se prima non pronunciava una parola sola, dopo che la porta dello studio si è richiusa ed è iniziata la visita successiva, esclama: “Mi ha ridato la voglia di vivere. Non me ne frega niente se mi salvo o se muoio tra un mese o una settimana. So che ora mi segue lui e so che farà tutto quello che è umanamente possibile per tentare di salvarmi. Avere conosciuto un uomo così vale la vita. Sono serena”. » Se vorrai far intervenire in trasmissione il figlio Adolfo Di Bella, credo possa essere un’occasione straordinaria per una testimonianza di prima mano sui tanti aspetti dell’uomo, medico e scienziato Luigi Di Bella. Un saluto e un augurio per il prosieguo della trasmissione. Luca.
CONSAPEVOLEZZA
mi fa piacere sempre confermarVi una stima, le voci di Paolo, Fabio e ora anche del vecchio Carpeoro sono sempre sui miei dispositivi e mi accompagnano ovunque, quasi come la bibbia sacra. Molto vorrei fare per queste iniziative editoriali, il gruppo e lo stimolo all’apertura della mente che Paolo cerca di predicare. Il fatto che il livello della persona si misuri dal livello di consapevolezza spirituale pare essere una cosa che la gente non capisce, in quanto drogata di apparenza, materialismo e arrivismo, tutte cose che inevitabilmente portano alla frustrazione, alla repressione, al senso di inadeguatezza, al disagio sociale che genera mostri, famiglie fallite, scelte errate e a volte tragedie, frustrando la possibile crescita individuale. E’ questo che i governi italiani vogliono dalla gente? Credo proprio di sì, ovvero un popolo di esseri che si auto programmano, poichè di padre in figlio, anche inconsapevolmente, seguono i codici pre costituiti da una cultura italiana vecchissima, presente anche durante le monarchie. Sapere queste cose fa male, ma almeno rende liberi. Insomma, nessuno più di voi potrebbe onorarmi di una conferma di queste mie consapevolezze. Infine volevo chiedere al mio piccolo eroe personale, Franceschetti, per cui spero un domani di poter organizzare qualcosa come un mini convegno informativo, cosa pensa di quello che sarà l’esito dei processi per la morte delle povere Melania Rea e di Chiara Poggi . Personalmente penso che si concretizzerà l’ennesimo fallimento giudiziario voluto dal potere, con Parolisi, fedifrago ma non assassino, in carcere e con Stasi, certamente colpevole, a piede libero per sempre. Scusatemi per la lunghezza e grazie a Te Fabio che probabilmente dovevi essere un portento a Scuola nella lettura e negli scioglilingua, poichè leggi come una freccia tutte queste mail. Un abbraccio carletto
GRILLO E LE MALATTIE PSICOSOMATICHE
All’indomani delle votazioni del 25 maggio 2014, che ha visto in calo i voti a favore del Movimento cinque stelle, Beppe Grillo ha affermato che avrebbe assunto un prodotto per curarsi il mal di stomaco alludendo implicitamente che gli sia stato causato dalla rabbia vissuta per la delusione elettorale. A prescindere dal fatto che lo stesso prodotto non sortisce per tutti lo stesso effetto, a conferma che le cure devono essere personalizzate, rimane il fatto che Grillo ha riconosciuto che la rabbia può procurare un’alterazione fisica, come è stato già ampiamente dimostrato anche da alcuni medici, quali, ad esempio, il prof. Bartoccioni, ora scomparso per un tumore allo stomaco, che nel suo libro “Dall’altra parte” scrive: “I mesi di incomprensioni e contrasti con la direzione aziendale furono tremendi: Il mondo mi cascava addosso …. Per mesi non dormii…. Mi trovai una rabbia in corpo che non “digerivo” che “non mi andava giù” che “mi si era impuntata nello stomaco”. L’amarezza e il dolore profondo che avevo nell’anima li avevo anche nel corpo e questo mi fu fatale. Pur essendo medico non interpretai correttamente alcuni sintomi presenti da un certo tempo”. Va sottolineato che non tutti gli shock si trasformano in “malattia”: dipende dall’intensità del conflitto e dalla durata. In base a quanto intenso e a quanto lungo è stato il conflitto la fase di riparazione sarà altrettanto impegnativa con sintomi rilevanti. Se il conflitto si risolve in breve tempo il corpo non avrà avuto tempo per lavorare a livello tissutale e conseguentemente anche la fase riparativa sarà irrilevante. La sentenza del TAR Piemonte del 10-3-2013 ha stabilito che l’ulcera gastroduodenale e il successivo tumore allo stomaco di una guardia penitenziaria erano ascrivibili al trauma psichico vissuto nell’ambiente di lavoro contrariamente a quanto affermato dai premio Nobel in medicina del 2005 Barry S. –Marshall e J. Robin Warren che attribuiscono la causa dell’ulcera gastroduodenale all’helicobacter pilory. Ricordo che circa dieci anni fa, Marco Pfister, traduttore dei libri in italiano del dr. Ryke Geerd Hamer e divulgatore delle sue scoperte, chiese a Grillo perché evitasse di parlare delle scoperte di questo medico tedesco, scoperte che venivano discusse dagli utenti dei suoi meet-up . Grillo gli rispose che le scoperte del dr. Hamer portano ad un buco nero. La stessa risposta l’ha data, più recentemente, a chi gli domandava un parere sulla moneta-debito. Grillo si batte da tempo per rendere l’aria e il suolo in cui viviamo più puliti, anche se per ora tace sulla geoingegneria-scie chimiche e se non insiste, come invece fece in passato, su nucleare e ogm, ma non può omettere di considerare che oltre alle cause esogene delle malattie esistono pure anche quelle endogene come egli medesimo ha affermato riguardo alla sua situazione psico-fisica del dopo voto. Basti ricordare che esistono numerose persone in cura psichiatrica per i problemi causati dai traumi subiti per la perdita del lavoro. E’ noto che a livello regionale la spesa sanitaria è la più importante e che a livello nazionale è seconda dopo quella degli armamenti. E’ opinione di molti che nel programma del M5S si debbano trattare anche gli argomenti suindicati Ricordo quanto affermò l’antropologo-teosofo prof. Bernardino del Boca (1919-2001): Nel 1922-23 il medico e studioso di ingegneria, Walter J. Kilner, dirigeva l’ospedale St. Thomas di Londra. Grazie ai suoi studi di ingegneria gli fu affidato il reparto medico-elettrico. Egli si era interessato al doppio eterico del corpo fisico, all’aura umana. Aveva scoperto che con certi acidi particolari, con certi blu, si poteva costruire una macchina che era in grado di leggere l’aura ed utilizzare questa lettura a scopi diagnostici. Scrisse un magnifico libro, “L’atmosfera umana”, e numerosi articoli pubblicati su riviste scientifiche però nessuno ha accettato questo fatto. E’ difficile cambiare le idee. Il dr. Kilner non sbagliava mai diagnosi. Però le conseguenze erano troppo rivoluzionarie. Accettare l’aura vuol dire accettare una visione del mondo completamente diversa e questo porta a qualcosa di molto più complesso. Porterebbe a capire che l’aura umana non è soltanto una modificazione elettromagnetica ma è qualcosa che si modifica come il neutrino nella camera a bolle. Accettare la causa e l’effetto vuol dire annullare completamente tutta la nostra cultura. Nel Vangelo ci sono delle grandi verità ma non sono vissute. Sono dei paracarri come esistono anche nelle altre religioni. Sono pochissimi i veri cristiani.” (1) (2) La rivoluzione culturale affermata dal prof. B. del Boca dovrebbe avere il contributo di tutte quelle persone che hanno vissuto un particolare evento psico-biologico (senza la testimonianza del vissuto/sentito delle persone interrogate dal dr. Hamer egli non avrebbe potuto scoprire nulla) perché aiuterebbe la ricerca delle varie cause del male, quella scientifica, la conoscenza di sé , la responsabilizzazione e l’ espansione di coscienza. Un caro saluto. Paola Botta Beltramo (1) Bernardino del Boca – conferenza gruppo teosofico Milano – 1971- (2) sito “Teosofia – Bernardino del Boca” 432HZ E IPNOSI Riguardo l’intervento nella puntata 123 di Giordano Sandalo, volevo segnalare Questa interessante ipnosi regressiva dove una ragazza sotto ipnosi descrive come viene utilizzata la frequenza 440hz da parte di chi ha il potere. Consiglio vivamente l’ascolto dell’intera sessione perché molto interessante su molti aspetti. Colgo l’occasione anche per proporvi, l’invito alla vostra trasmissione dell’ipnotizzatore in questione “Calogero Grifasi”. Reputo la sua conoscenza su questioni delicate come rapimenti, vite passate e spiritualità all’altezza della vostra attenzione. Grazie per la divulgazioni di tematiche importantissime, siete un faro in questo mondo tenebroso. Saluti Germano https://www.youtube.com/watch?v=mzmoASLW_AQ&feature=youtu.be&t=31m42s
CRESCITA PERSONALE
http://www.marenectaris.net/
Ciao Fabio,mi permetto di segnalarti uno dei siti piú interessanti di crescita personale.contiene documentari ed articoli fatti molto bene ! Sarebbe molto bello avere il curatore (giulio achilli) come ospite a bordernights…che ne dici? Un abbraccio,Nico. Ps: Annotazione Stronza: ricordati di dire a quell’ hamburgeraro di Paolone che ormai esistono in commercio molteplici tipi di “hamburger” vegetali che sono addirittura piú gustosi di quelli di carne e che non provocano lo scempio di creature innocenti!!! Tutto sta nel trovare quelli che piú soddisfano il nostro palato! ormai non ha piú scuse!!! 😉 Ooops,dimenticavo: Ci son novità per il libro “i 7 metalli” consigliato piú volte da Carpeoro ma che per ora é introvabile??… Grazie per la pazienza
SUI SINDACATI
Un saluto affettuoso a Paolo e Fabio, tanto per cominciare. Ho appena terminato di ascoltare il podcast della puntata di martedì scorso e sono rimasto basito dalle opinioni di Paolo relativamente al valore del sindacato. Certamente, in un mondo perfetto come auspica Paolo (ma piacerebbe anche a me, naturalmente), non ci sarebbe bisogno di corporazioni e associazioni di categoria perché ognuno avrebbe un così elevato livello morale da non prevaricare mai… ma quel mondo non esiste. In mancanza di una controparte forte, l’altra prevarica e, per restare a sindacati e associazioni imprenditoriali, questo vale per entrambe. Credo che i sindacati abbiano per molti versi tradito il proprio ruolo, appiattendosi (per convenienza personale?) sulle posizioni imprenditoriali; e credo anche che si dovrebbero ripensare completamente però sono necessari, almeno fino a quando non ci sarà un’umanità nuova, capace di vivere nel totale rispetto reciproco. A quel punto, non ci sarà bisogno nemmeno di leggi. Ho solo riassunto il mio pensiero. Edinz alias Ivan
PRECISAZIONE ROSACROCIANA
Ciao, mi chiamo Tommaso, scrivo dalla provincia di Milano e ho scoperto solo da poco Border Nights. Seguo da un pò di tempo i siti di ‘complottismo’, ma i miei interessi principali sono la spiritualità e la crescita personale da sempre… In generale potrei dire che mi ha sempre interessato cercare di capire il mondo non accontentandomi mai delle ‘versioni ufficiali’ delle cose… Per prima cosa complimenti per la vostra trasmissione! E’ uno strumento preziosissimo per chi vuole aprire un pò le proprie prospettive mentali 🙂 Sto scaricando i podcast arretrati e li ascolto appena posso! Bravo Fabio per la sua conduzione alla ‘candido volteriano’ nella quale è facile immedesimarsi, per il suo atteggiamento di sorpresa e di volonteroso apprendimento di fronte ad ogni argomento. Bravo Paolo per la misura delle sue posizioni e per l’impressione che riesce a dare, parlando pure di argomenti a dir poco scottanti, di leggerezza e soprattutto di rispetto delle altrui idee, qualità rara in tanti presunti filosofi o ricercatori della ‘verità’… Spero di farvi sorridere – se ancora non ve l’ha scritto nessuno – dicendovi che insieme ricordate un pò Dante e Virgilio, nel grande viaggio della Commedia ‘divina’! 🙂 viaggio iniziatico, come chiunque si sia preso la briga di scavare ‘sotto il velame de li versi strani’, arriva prima o poi ad intuire… Vi scrivo, oltre che per i complimenti, per farvi un appunto riguardo all’uso della terminologia che collega non solo delitti e fatti di cronaca ma addirittura piani criminali su larga scala alla simbologia massonica e rosacrociana. Studio da qualche anno la filosofia rosacrociana e cerco naturalmente di metterla in pratica nella mia vita, mentre ben poco so dell’universo massonico, che sinceramente non mi ha mai attratto. Potrei definirmi uno studente rosacrociano, un eterno studente, dal momento che come ben sa chi intraprende un percorso di ricerca… più si studia e più ci si rende conto di non sapere niente! 🙂 Ma le definizioni sono un recinto, quindi se proprio dovessi essere costretto a farlo mi definirei un essere in via di evoluzione, che comincia a prendere coscienza del fatto di essere intimamente legato a tutti gli Esseri, le creature e via dicendo, di un Universo in costante movimento, trasformazione ed Evoluzione… Per questo – anche se ciò dipende dal grado di contatto della nostra sfera razionale/materialistica con quella spirituale (si potrebbe discutere a lungo su questo falso dualismo tra anima e corpo, ma non è il momento 🙂 – è sempre bene partire dalla sostanziale Unità di tutte le cose nelle nostre considerazioni ‘esistenziali’. E’ un grande aiuto. Forse un inciampo per l’Ego, ma è un costante richiamo dell’Anima, sebbene non siamo sempre pronti a darLe ascolto. Questo potremmo chiamarlo ‘lavorare su stessi’, al nostro livello di esseri su un cammino evolutivo, quanto più necessario oggi, date le attuali condizioni del mondo in cui viviamo o meglio, che tutti condividiamo… volenti o nolenti, coscienti o meno di ciò! Ecco il mio ‘appunto’: mi riferisco semplicemente all’accezione negativa che mi sembra tenda a permeare sul blog di Paolo e anche spesso su BN, la simbologia rosacrociana. E’ indubbiamente straordinario e direi terrificante che ci siano esseri che arrivano a concepire il Male – che in se stesso non esiste, se ci richiamiamo all’Unità di cui sopra l’Universo è Luce, cioè energia a differenti livelli vibratori di manifestazione – in modo così ‘evoluto’. Mi viene in mente quanto scrive René Guenon sulla cosidetta controiniziazione. Su questa pagina di Bertagni trovate un brano significativo a riguardo: http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/reneguenon/grandeparodia.htm (semplice, profondo e anche profetico, no? 🙂 Come anche Paolo non manca di sottolineare spesso, noi non sappiamo dell’esistenza certa di organizzazioni che specificatamente operano per il Male. Probabilmente persino Hitler, e quanti suoi emuli odierni ahimé, pensava di agire in nome di un Bene. Non addentriamoci nella disputa sul fatto che il Male sia anche necessario nella nostra vita, per permettere appunto di evolvere. Sarebbe preferibile a qualsiasi persona di buon senso, credo, vivere in un mondo dove lo sfruttamento, gli abusi, la violenza e le distorsioni della sostanziale Armonia Universale non siano la regola come in quello nel quale ci troviamo costretti ad abitare. Ma tant’è: siamo in ballo e dobbiamo ballare, per qualche misterioso motivo. Quello che importa è che iniziamo a prendere coscienza di questa Dualità: Bene e Male esistono eccome, al nostro livello di comprensione e noi siamo chiamati costantemente a operare scelte che vadano in una direzione o nell’altra. E’ semplicemente drammatico, nel senso più letterale della parola! Cosa c’entrano i simboli allora? E’ evidente che essi hanno un doppio significato per la nostra coscienza e che possiamo benissimo ‘rovesciarli’, ovvero usarli a nostro vantaggio personale. Oppure possiamo cercarne il significato profondo e reale, che ha sempre radice nella sopracitata Armonia dell’Universo. Nelle Cose in Se Stesse, insomma. Così come, rifacendoci a Pitagora, il numero è fonte delle idee e quindi delle forme, il simbolo è una sorta di crocevia, di faro per l’Intelligenza del Cuore e solo a ‘uomini di buona volontà’ i suoi significati più fecondi, positivi e armonizzanti si svelano nella loro magnifica evidenza. Quanto sopra naturalmente, si deve ‘operare’: ogni essere ha la sua strada e deve essere libero di percorrerla fino in fondo. Evolvere non può che essere una libera scelta della coscienza personale. Altrettanto sembrerebbe esserlo sprofondare negli abissi dell’egoismo, della vita animale, ma qui ci si potrebbe chiedere se più che di scelta non si possa parlare di semplice ‘carenza evolutiva’ Allora ‘evolvere’ non vuol dire andare verso la conquista dell’intelligenza, di poteri psichici e quante altre diavolerie (è il caso di dirlo!) Dio ci ha messo a disposizione, bensì semplicemente cominciare a pensare più rettamente, essere un pò più puri, consapevoli, altruisti etc etc…sciocchezze insomma! (da realizzare in una sola vita almeno, ecco perché forse i nostri cammini forse sono molto più lunghi di quanto i nostri nasi vedono ed ecco perché il Male fa sempre più notizia del Bene! 🙂 Ma nessuna Magia Nera può niente contro l’Amore che, qui, in questo momento, tra tante difficoltà, possiamo sentire e coltivare in noi e fra di noi. Basta volerlo. Un giorno magari ci accorgeremo di essere già dei Buddha, dei Cristo o dei Rosacroce (indicando con questi termini il massimo grado evolutivo per la forma umana a nostra conoscenza) e che solo non ce ne ricordavamo… Sta a noi ricercare anche nel linguaggio gli elementi utili alla nostra evoluzione. Combattiamo i ‘mostri’ dentro di noi, ‘l’inferno’ come scriveva Italo Calvino, anche riconoscendo ‘chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno’, facendolo durare e dandogli spazio… Riappropriamoci del significato più profondo e positivo dei simboli! Guardiamo con rispetto e ammirazione la rosa che simboleggia la nostra anima in via di evoluzione sulla a volte dura croce dell’Esistenza. Compatiamo coloro che sbagliano, non rinunciando a perseguirne gli errori, e lo stesso facciamo con noi stessi… solo in questo modo combatteremo ‘la grande parodia’…! Grazie del vostro aiuto sulla strada della consapevolezza che tutto è già dentro di noi e… buon viaggio a voi e a tutti noi. Tommaso ps: scusate la forma anonima, superabilissima nel caso per qualsiasi motivo, per me comunque gradito, vogliate contattarmi. Mi rendo conto di avere toccato temi molto difficili in modo sommario e con un grado personale di comprensione ed espressione molto limitato. Molto di più ci sarebbe da dire e da precisare sulle discipline iniziatiche ma non mi pare al momento il tema centrale della vostra trasmissione, seppure il tema della spiritualità sia messo al centro con grande naturalezza e con sempre maggiore evidenza, caso straordinario nell’etere! Volevo soltanto ‘difendere’ in qualche modo l’idea che i veri movimenti iniziatici – argomento quanto mai misterioso e complesso, ma oggi forse necessario e urgente per l’Umanità intera – non possono che operare per la Luce e per il Bene. Un abbraccio.
CONSIGLIO
in caso ti servano altri ospiti ti consiglio Umberto di Grazia, ricercatore psichico e sensitivo, dotato di capacità che definiremmo paranormali.. nella sua vita sta facendo tanto, ha partecipato ad un esperimento di un gruppo americano sui fenomeni paranormali insieme al ben più famoso Anthony Hopkins per esempio. Ne avevavate già accennato 3-4 mesi fa. Sono stato a una sua conferenza a Roma (al centro/casa editrice Spazio Interiore, faccio un pò di pubblicità ma meritano molto, sono gli editori degli ultimi due libri di malanga per dire) e ha catturato l’attenzione di tutti per due ore buone.. questi sono due video suoi in caso tu voglia approfondire la persona.
http://youtu.be/_Vphz0bHkgk http://youtu.be/hBEukEFmN5M
http://www.coscienza.org/
E una piccola richiesta musicale, un’altra canzone di Franco Fanigliulo (quello di Marco e Giuditta), Benvenuti nella musica del 1983: http://youtu.be/cGrGUyzC8Wk
Grazie e un carissimo saluto, Elio
SUGLI PSICOPATICI
Ciao Fabio e Paolo, ancora una volta “Bella puntata!”, vi seguo da diverso tempo ma vi ho scritto pochissimo e voglio farvi i complimenti per come reggete la cresta dell’onda… dite la verità, usate la legge dell’ottava? ;D Bellissima la parte dedicata alla malattia, mi ha lasciato un po’ più perplesso però ascoltare l’intervista a quella signorina a cui piace definirsi Riceractrice Antropologa e che si occupa di Monetarismo, Sovranità individuale, Sincretismo e Astrofisica. Mi spiego, ho sentito definire gli psicopatici una specie non umana…. anzi due specie. La prima è la specie degli psicopatici puri, definiti malati infettivi. Questa specie “utilizza solo la corteccia rettile o cervelletto rettile”, ha il lobo frontale destro atrofizzato e non lo utilizza mai (che!?!). L’altra è la specie degli psicopatici secondari che sono stati infettati nel corso della loro vita e hanno il lobo frontale destro solo inattivo. Fino a qui, pur conservando alcuni lati oscuri in campo neuropsichiatrico e psicologico, la sua visione conserva un aspetto verosimile e andando avanti specifica che considera “non umane” le persone che non hanno le sue caratteristiche, ossia “capaci di provare e dare amore e soprattutto di rilevare e constatare le conseguenze delle proprie azioni”. A mio parere smbrava si stesse salvando in calcio d’angolo ma ha dato un calcio a un angolo, senza affrontare il fatto che chiunque dice di essere, al contrario “dellaggente”, responsabile e corretto. Purtroppo, andando avanti nei dettagli, la questione si è fatta decisamente più faraginosa, conservando comunque tratti avvincenti. Secondo la signorina, qualunque serial-killer, sadico, pedofilo, ma anche stupratori, assassini e truffatori sono tutti psicopatici che in situazioni di sopravvivenza e caos sono in grado di eliminare chiunque li metta a rischio, anche familiari. Dice che dalle ultime ricerche lo psicopatico non è solo il maschio (come chiunque penserebbe!?!) ma sono ben divisi al 50% con le femmine. E’ importante distinguerli ed è possibile riconoscerne uno puro sin da bambino, “come quelli che prendono i giocattoli senza scrupoli o fanno esperimenti uccidendo gli animali” (cosa!?!). Ci sono comunque 5 sintomi che li accomuna tutti e che possono aiutarci a riconoscerli: 1 – non hanno rimorsi o scrupoli ad infliggere danni agli altri perché nella loro logica hanno sempre un motivo giusto; 2 – sono manipolatori con un’unica coscienza predatoria e personalità mutante; 3 – sono abili individuatori del lato empatico degli altri per farvi leva e raggiungere i loro obbiettivi 4 – hanno un passato che cambia relativamente alle esigenze del momento, sono bugiardi seriali 5 – vedono il sesso come uno strumento per raggiungere altri obbiettivi (e aggiunge: “perché non hanno amore”) Gli psicopatici sono degli adulti infantili che pensano solo alla loro gratificazione, hanno un modus operandi distruttivo e hanno il culto della morte. Mentre i puri (4%) non hanno problemi psicosomatici, non si suiciderebbero mai e muoiono sereni come son nati, i secondari (18%) possono avere depressioni e anche suicidi negli attimi in cui scoprono il disastro della loro vita. Per questi ultimi però è possibile risvegliare il lobo destro, lavorando su sé stessi ed imparando a esprimere la solidarietà con “persone affini”, in un “cerchio di amici fidati” che fanno lo stesso lavoro e sono “consapevoli della differenza”. Se c’è uno psicopatico nella propria vita però, che sia in famiglia, amico, partner o collega, è importante allontanarlo, non averci più niente a che fare e isolarlo. Farglielo notare sarebbe comunque inutile poiché quando si rende conto di esserlo, non ne vede il problema e anzi lo considera un vantaggio, imparando quali segnali mascherare meglio per raggiugere i suoi obbiettivi. Quello che rende tutto il discorso accattivante e “risonante” è la notizia terribilmente vera che getta una nuova luce sulle corporazioni di tutto il mondo, inquanto utilizzano da anni proprio questi paramentri per selezionare la classe dirigente successiva, creando a loro immagine una società odierna in cui l’infezione è ormai diffusa. Se quello che ho descritto riassume quello che avete sentito anche voi… Considerato che il consiglio che da la signorina è “isolare queste persone”, mi vien da chiedere quanto sia empatica, costruttiva e capace di rilevare e constatare le conseguenze delle proprie azioni. Le osservazioni di un ascoltatore attento evidenziano che non è stata in grado di distinguere la psicopatia da quelle che sono le strutture individualiste egoiche (narcisista, istironica, paranoica, depressa, ecc), lato tutto umano, che rivela anche lei nell’idea di esclusione coatta e di disinfezione da una specie subumana che va contro l’obbiettivo giusto e buono di redenzione globale. Concetto molto New Age, nonché potenzialmente Nazista, considerata la terminologia usata. Ora, chi ha questo lato, penso che debba assolutamente esprimerlo nella sua vita, con lo scopo di maturare e comprenderne le origini dentro di sé… per favore però non mettiamoci a seguirlo in una nevrotica ricerca esterna, magari che ci autoriscatta da delusioni d’amore o da rapporti familiari conflittuali. Questo discorso infatti può diventare il giusto alibi per pensare e agire in modo “disumano”, fuggire dalle proprie responsabilità nelle relazioni personali e finire per trattare il prossimo come un errore della natura. Insomma parlando di empatia e inclusione si finisce per escludere e opprimere, rimandando e ingigantendo il problema. Questo è il gioco degli specchi e porta sempre allo stesso punto: le proprie parti che non si possono ne’ vedere, ne’ accettate interiormente. Quando sarà fatta l’esperienza necessaria a riconoscere, comprendere e integrare queste parti, se mai nella propria vita si ripresentassero altri “psicopatici”, una persona abbastanza matura sotto questo aspetto la vedrebbe come una triste malattia per lei innocua e gestibile, che affligge ma non rappresenta la totalità degli esseri umani che ha davanti. Spero perdoniate la prolissità, ma vorei avere un vostro parere e preferisco essere chiaro. Grazie al riconoscimento si individuano le dinamiche e si ha già qualche capacità di manipolarle se ci si trova vittima di atteggiamenti predatori. Già entrare in tali fasi comunque, è segnale che non si è ancora compreso tutto di questo aspetto e quindi neanche integrato, per cui ci sono delle sfumature che vanno riconosciute, comprese e integrate con l’esperienza diretta, che guardacaso ci si è parata davanti spontaneamente. Quindi per risolvere questa situazione cosa dovrebbe fare una persona o l’intera società? Isolare e reprimere? O provare entro i propri limiti ad affrontare e comprendere i suoi fratelli che nel profondo la completano? Ho interpretato la soluzione della signorina più simile alla prima risposta che alla seconda ed ecco, non mi sembrava un buon messaggio da incoraggiare, tutto qui. Per quel che riguarda l’argomento della psicopatia ai vertici della società, sono felice che sia divulgata e che ne siate voi il canale. Sono ricerche spesso finanziate dalle stesse corporazioni su cui è stato diagnosticato il problema e ciò indica che non è l’alba dei morti viventi, bensì l’ennesimo conflitto sociale che, grazie alla divulgazione, sta seguendo un sano e lento percorso di riconoscimento, comprensione e integrazione… nella società come nell’individuo. Su Internet basta comunque cercare “Corporate Psychopathy” per capire quanto è trattato questo argomento, per comodità vi passo qui sotto il link a un pezzo di Mauro Scardovelli che ne diede una spiegazione più “umana” alcuni anni fa. http://www.mauroscardovelli.com/EPC/Economia,_politica_e_cultura/Psicopatia_e_successo.html Grazie e a presto, Francesco
SU SCIENTOLOGY
Cari Paolo e Fabio, Vi scrivo ancora, dopo un mio commento su Zambon nella puntata 110, perche’ volevo condividere il mio pensiero sull’intervento di Alessandro, ex scientologo, nella puntata 121. Concordo con l’ottima definizione che ne da in partenza: Scientology e’ una trappola. Sul resto invece avrei da ridire. La validita’ delle tecniche. Non e’ un dato oggettivo e men che meno scientifico. Cioe’, un momento: le tecniche per manipolare a circuire le persone sono di efficacia ferrea, quello si, e comuni del resto ad altre discipline di marketing aggressivo. Tutto il resto pero’ e’ fondato su una pseudoscienza da quattro soldi di cui Hubbard era l’unico esponente (embe’ vorrei vedere: l’ha inventata lui) e che, a differenza di quanto pomposamente pubblicizzato dal loro marketing, non ha uno straccio di ricerche o dati o esperimenti a comprovare quanto affermano: lo diciamo noi ed e’ cosi’. punto. dovete fidarvi. E i risultati positivi, uno potrebbe obiettare, come si spiegano quando ci sono ? si spiegano col fatto che la coscienza dell’essere umano e’ incommensurabilmente piu’ grande di qualsiasi gabbia religiosa in cui possa essere incatenata. Si spiegano col placebo. Si spiegano con la dissonanza cognitiva: se io ho speso i migliori anni della mia vita, le mie migliori energie, ho speso tutto quello che avevo in qualcosa, beh se questo qualcosa si rivela poi essere un buco nell’acqua, la mente tende a rimuovere l’evidenza e a rigettare i dati scomodi che non concordano con le sue convinzioni. Semplicemente non puo’ accettare di aver sprecato la sua vita. Aggiungo che sul fatto di chiamarla religione, mi va benissimo (anche se origino’ da un espediente per evadere le tasse o qualcosa di simile, e non da slanci filosofici), a patto di considerare sullo stesso piano culti come la Jedi Church e i Pastafariani. E-meter (o elettrometro). Questo apparecchio viene presentato agli ingenui come una macchina che legge i pensieri: una volta collegato, l’operatore legge i movimenti della lancetta deducendone i pensieri del soggetto. O almeno, questa e’ la maniera in cui mi venne presentato la prima volta anni or sono in una sede di Scientology. Al che, quella volta io ribattei: ma no dai, non legge i pensieri, misura solo la conduttivita’ della pelle (difatti appena lo vidi mi ricordo’ un progetto fai da te che avevo visto su un giornalino, un semplicissimo circuito elettrico chiamato “rivelatore di bugie”. concetto di base: quando uno mente, suda, e questo varia la conduttivita’ della pelle e quindi la quantita’ di corrente del circuito, rilevata tramite una lucina o un campanello). Impagabile la faccia della giovane (beh, lo ero pure io) scientologa, che esclamo’ stupita: come fai a sapere queste cose ? povera, ci e’ rimasta male. Comunque, l’e-meter e’ osceno anche per il fatto che a fronte di una componentistica modesta, viene venduto a prezzi esosi, neanche fosse un mirabolante apparecchio fantascientifico catapultato qui dal futuro. “…Anche solo leggendo, ho una sensazione di verita’ e di gioia… ” A proposito di fantascienza, diciamolo che Hubbard ha cominciato come scrittore di questo genere appunto negli anni 50, racimolando compensi per le infime riviste pulp un tanto a parola. Cio’ spiega la sua grande produzione. Diciamo anche che per mantenere i ritmi sostenuti di queste prestazioni, stimolava la creativita’ con casse di rum e altre sostanze. Cio’ spiega quanto dice Alessandro “anche solo leggendo, ho una sensazione di verita’ e di gioia” appunto perche’ era il suo lavoro scrivere un qualcosa che si vendesse. Se lo scritto non piaceva, non vendeva quindi non veniva pagato e non mangiava. punto. Poi un giorno qualcuno gli disse che se voleva veramente fare un sacco di soldi, doveva fondare una religione. Poteva unire l’utile a dilettevole. Sappiamo come e’ andata a finire… Link biblioteca critica di Scientology: http://xenu.com-it.net/ Vi ringrazio Satori2992 ps: invitate ancora Silvano Agosti